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Arte, benvenuta in laguna

Aprile 2022

Venezia immortale, Venezia uguale a se stessa. Invece questa città non è (ancora) un museo, ma un organismo che combatte per vivere e soprattutto si rigenera costantemente. Eccovi solo alcune delle novità che la laguna vi porta.

In alto a sinistra e in copertina: Procuratie Vecchie di Fondazione Generali © Contrasto, Martino Lombezzi
In alto a destra: SUMUS, La Fucina del Futuro

L’apertura più attesa della primavera 2022 è sicuramente quella delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco a Venezia che, dopo un restauro di cinque anni eseguito dallo studio David Chipperfield Architects Milan, aprirà le sue porte al pubblico l’8 aprile con il programma di mostre ed eventi della fondazione “The Human Safety Net” di Generali. Lo spazio ospiterà l’evento collaterale “Persistence” dell’artista Louise Nevelson e il Padiglione Azerbaijan con “Born to Love”, una mostra collettiva di artiste donne che approfondisce il tema della coscienza umana.

 

A due passi dalla Chiesa di San Lorenzo, la sede di Ocean Space, apre in una ex officina fabbrile La Fucina del Futuro, un nuovo spazio che ospiterà le iniziative culturali della fondazione SUMUS fondata nel 2020 da Hélène Molinari. Il primo progetto ad inaugurare il programma della Fucina del Futuro è la mostra “From Chaos to Harmony” con gli artisti VAL – Valérie Goutard, Sébastien Lilli e Brigitte Moreau Serre che sarà visitabile dal 9 aprile al 17 luglio , 2022.

In alto a sinistra: l’isola di San Giacomo in Paludo
In alto a destra e sotto: Palazzo Diedo, futura sede di Berggruen Arts & Culture © Alessandra Chemollo, courtesy of Berggruen Arts & Culture

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo festeggerà i suoi trent’anni con l’apertura di una nuova realtà interdisciplinare sull’isola di San Giacomo in Paludo che, dal poco che è già stato spoilerato, sembra sarà molto più di un semplice spazio espositivo: teatro, cinema, musica, architettura e ricerca in un dialogo aperto alla contaminazione delle arti e del paesaggio lagunare. Il primo progetto presentato sarà una performance di Jota Mombaça, artista e attivista brasiliana, dal titolo “In the Tired Watering” a cura di Hans Ulrich Obrist.

 

Palazzo Diedo, ora in fase di restauro, diverrà la sede di Berggruen Arts & Culture, un polo creativo che ospiterà un articolato programma artistico sotto la direzione artistica del curatore Mario Codognato. Per dare vita al palazzo durante la fase di ristrutturazione, l’artista americano Sterling Ruby esporrà una sua installazione pluriennale inaugurando così il progetto di residenze promosso dalla fondazione, dal titolo “A Project in Four Acts”.

In alto a sinistra: Palazzo Diedo, futura sede di Berggruen Arts & Culture © Alessandra Chemollo, courtesy of Berggruen Arts & Culture
In alto a destra: Palazzo Priuli Manfrin

Infine, la tanto attesa Anish Kapoor Foundation aprirà il piano terra di Palazzo Priuli Manfrin a Guglie con un’installazione dell’artista in concomitanza con la sua mostra personale curata da Taco Dibbits alle Gallerie dell’Accademia.

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